La primavera oltre al bel tempo, alle giornate che si allungano e al risveglio della natura porta con sé le allergie, temutissime da molti!
Ogni anno, infatti, cresce il numero di pazienti allergici. In Europa sono 70 milioni, mentre nel nostro Paese una persona su tre è affetta dalle famose allergie di primavera. Le allergie possono essere tante e tra le più disparate ma quelle più comuni alla popolazione in primavera riguardano polline e graminacee. L’inquinamento e i cambiamenti climatici hanno allungato e intensificato la stagione del polline, che significa che chi è allergico sta più male e più a lungo. Oggi le persone allergiche nell’80% dei casi sono polisensibili, ovvero sensibili a più pollini presenti in tempi successivi, per cui stanno male non solo durante la primavera quando la rifioritura di fiori e piante si fa più intensa, ma già da febbraio con le betulle e fino ad ottobre con la parietaria.
Chi soffre di allergie quindi, soprattutto in primavera, può avere momenti difficili perché le allergie causano sintomi molto fastidiosi come:
- rinite allergica (prurito al naso, congestione nasale, starnuti, naso chiuso)
- prurito in gola
- congiuntivite
- mal di testa
- asma
E’ bene specificare che la rinite allergica stagionale (“febbre da fieno”) rappresenta la patologia più comune a carico delle alte vie aeree e si ritiene che circa il 20% della popolazione sia affetta da questa patologia in forma più o meno grave e persistente. Questo fastidioso sintomo condiziona soprattutto le ore notturne. Le persone si svegliano stanche e ciò si ripercuote anche sul rendimento delle attività quotidiane.
I RIMEDI ALLE ALLERGIE IN PRIMAVERA
ANTISTAMINICI
E’ molto importante non agire di propria iniziativa ma sottoporsi a test allergologici per le allergie di primavera in grado di identificare gli eventuali antistaminici e le terapie da seguire.
I test allergologici sono efficaci per identificare le allergie di primavera e possono essere effettuati tramite Prick test, il quale prevede il posizionamento di alcune gocce di allergene purificato sulla superficie cutanea, oppure tramite prelievo. La possibilità di individuare con test appropriati gli allergeni consente di utilizzare uno specifico antistaminico per via orale come gocce, sublinguali come le compresse o granulari ma anche mediante liquidi, sciroppi, creme, lozioni, gel.
È possibile effettuare i test per le allergie in qualsiasi momento dell’anno e consentono di identificare anche le allergie primaverili passeggere, quelle che, per condizioni climatiche specifiche precedenti all’impollinazione (come piogge o sbalzi di temperature), non necessariamente si ripresentano di anno in anno nel soggetto colpito.
Gli antistaminici, in particolare quelli di ultima generazione, possono essere somministrati anche per periodi molto lunghi senza problemi e senza il rischio di sonnolenza; alcuni possono essere assunti anche in gravidanza. Potrebbe essere necessario provarne diversi prima di trovare quello più adatto alle proprie necessità e ovviamente la tipologia, la frequenza e la dose cambiano in base al peso e all’età. Per questo motivo è fondamentale consultare il proprio medico che darà tutte le direttive del caso. In linea generale gli antistaminici sono molto efficaci per tenere sotto controllo la congiuntivite, gli starnuti e le secrezioni nasali, ma funzionano poco per rimediare al naso chiuso o all’asma. Ecco perché in caso di sintomi allergici è sempre bene associare agli antistaminici anche l’utilizzo di docce nasali e aerosol.
AEROSOL
L’aerosolterapia è molto consigliata non solo per chi soffre d’asma ma in generale durante le allergie in primavera per contrastare tosse secca e congestioni in generale.
Che si tratti di un raffreddore, di una sinusite o di una riacutizzazione di asma, questa modalità di somministrazione dei farmaci ha molti vantaggi.
Il calore del vapore, infatti, insieme all’effetto umidificante delle microparticelle di acqua, permette di alleviare la sensazione di secchezza a carico della gola tipicamente associata alla tosse intensa e di fluidificare l’eventuale muco troppo concentrato e ostico da espellere, facilitandone l’eliminazione. È un aspetto da non sottovalutare soprattutto nei bambini più piccoli (0-2 anni), molto predisposti ad allergie.
Questa azione favorevole può essere poi ulteriormente potenziata aggiungendo nel serbatoio del dispositivo per l’aerosol soluzioni caratterizzate da un’azione lenitiva e riequilibrante più specifica, amplificando l’effetto preventivo e terapeutico del vapore, senza creare alcun problema o controindicazione, neppure in caso di somministrazioni ripetute nell’arco della giornata o protratte per periodi prolungati.
NEBULIZZATORI AEROSOL O DOCCE NASALI (NON SPRAY NASALI)
La doccia nasale, caratterizzata da bassa pressione, ottimizza la distribuzione e la capacità detergente della soluzione utilizzata per l’irrigazione (anche con basse dosi di composto), raggiungendo i seni paranasali attraverso una bassa pressione per non danneggiare le cavità nasali. Questo spiega la maggiore efficacia della doccia rispetto agli spray nel favorire una diffusione uniforme dei principi attivi topici nelle cavità nasali, senza che avvenga un “getto” irritante e troppo forte.
La nebulizzazione con doccia nasale può essere una valida metodologia per curare i sintomi del raffreddore, soprattutto il naso chiuso evitando eventuali complicanze quali la frequente sinusite o otiti. Tra i vantaggi, soprattutto quando si parla di allergie, vi è la possibilità di combinare più terapie per una cura personalizzata; si può usare per le malattie croniche a diversi stadi di gravità.