L’Italia è la patria dell’aerosol con nebulizzatore elettrico ad aria compressa, che si predilige per il trattamento di quasi tutte le patologie a carico dell’apparato respiratorio. Ci sono però due situazioni in particolare in cui è meglio affidarsi all’aerosol spray, ovvero alla bomboletta predosata tascabile:
- in presenza di asma sia per somministrare il cortisone come prevenzione, sia per somministrare un broncodilatatore in caso di attacco acuto;
- in presenza di broncospasmo, causato per esempio da una malattia virale della alte vie respiratorie.
Le linee guida internazionali (https://ginasthma.org/reports/) suggeriscono che, in caso di somministrazione di broncodilatatori, corticosteroidi o una combinazione di entrambi per asma o broncospasmo, si devono utilizzare aerosol spray predosati con distanziatore.
Perché viene suggerito l’utilizzo di un distanziatore per aerosol?
Perché la terapia con aerosol spray o inalatore è realmente efficace solo se c’è una perfetta coordinazione tra spruzzo e inspirazione: il gesto diventa quindi difficile, soprattutto se si tratta di bambini. Inoltre quando si tratta di terapia con corticosteroidi, c’è un problema di effetti collaterali: le particelle del corticosteroide inalate sono pesanti e tendono a fermarsi sulla mucosa orale, causando problemi come la candidosi e altri possibili effetti collaterali una volta arrivate all’apparato digerente.
L’uso del distanziatore per aerosol permette di:
- ridurre gli effetti collaterali dati da un’errata assunzione del farmaco;m
- massimizzare l’efficacia della terapia perché aiuta a convogliare una maggiore quantità di farmaco nelle basse vie aeree, proprio dove serve.
Come è fatto un distanziatore per aerosol?
Si tratta di un cilindro, a volte in plastica trasparente ma meglio se in alluminio (l’alluminio non genera effetto elettrostatico e quindi non trattiene il farmaco sulle pareti), che da una parte ha un raccordo per inserire la bomboletta spray di aerosol predosato e dall’altra ha un boccaglio o una mascherina, attraverso cui respirare il farmaco. Se si utilizza il distanziatore per i bambini (sempre consigliato almeno fino ai 4 anni d’età) è meglio utilizzare la mascherina per facilitare l’azione.
Il distanziatore permette di azionare lo spray e poi inspirare, senza che ci debba essere perfetta coordinazione tra i due gesti: quando viene azionato lo spray, il farmaco viene rallentato dal passaggio dentro al distanziatore e resta in sospensione, pronto per essere inalato dal successivo respiro e convogliato direttamente ai bronchi.
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