Fin dall’antichità le acque termali sono state utilizzate come una vera e propria cura per le più svariate patologie e problematiche fisiche, da quelle respiratorie a quelle della pelle o dell’apparato digerente, a partire dall’antica Roma. Nell’antica Roma le cure termali erano legate al concetto di “bagno” che regalava benessere all’organismo. Nel medioevo si è iniziata a studiare la composizione delle diverse acque termali e si è introdotto anche il concetto di terapia inalatoria e l’applicazione terapeutica dei fanghi. Le cure termali continuano ad essere studiate e promosse in tutti i periodi storici, fino ad arrivare all’800: in questo periodo, grazie al progredire delle scienze chimiche e fisiche, si arriva a considerare l’acqua termale come un vero e proprio farmaco e le stazioni termali si trasformano in strutture imponenti e lussuose, con parchi, giardini, e alberghi di lusso, per sfociare nel cosiddetto termalismo d’elite tipico del ‘900. Oggi le terme e i centri benessere sono dei veri e propri presidi medici grazie alla loro effettiva efficacia.
DIFFERENZE TRA LE ACQUE TERMALI
Le proprietà terapeutiche delle acque termali variano a seconda delle loro caratteristiche chimico-fisiche e della temperatura a cui escono dalla fonte. In Italia abbiamo principalmente due tipi di acque termali:
- Sulfuree e salso iodiche, adatte per la cura delle patologie delle prima vie respiratorie, dell’orecchio, della cute e delle vie genitali femminili.
- Cloruro sodiche, bicarbonate e bicarbonate solfate, idonee alla cura delle patologie dell’apparato gastro-digerente, del fegato, delle vie ruinare e del metabolismo.
L’efficacia delle cure termali è legata alla scelta corretta del tipo di acqua sulla base della patologia di cui si soffre e alla lunghezza della terapia: è importante dedicare alle cure termali almeno una settimana, meglio se 10-15 giorni, per ottenere benefici importanti ed effettivi. Praticamente tutte le malattie croniche delle vie respiratorie, dell’apparato digerente, della pelle, delle ossa, delle articolazioni e le affezioni ginecologiche e urinarie possono essere curate con le acque termali, sempre in abbinamento alle altre cure consigliate dal medico (farmacologiche, fisiatriche, etc…): le cure termali non sostituiscono le terapie tradizionali ma le integrano, potenziandone l’efficacia.
Inoltre non ci sono limiti di età: le cure termali sono perfette anche per i bambini.
TIPOLOGIE DI CURE TERMALI
Le acque termali possono essere utilizzate in modi diversi a seconda della patologia di cui si soffre:
- Cure idropiniche: le acque termali vengono bevute per rimediare a problemi come gastriti, coliti e patologie del fegato.
- Irrigazione, metodo utilizzato per le affezioni ginecologiche
- Inalazione, indicata per le affezioni delle prime vie respiratorie come sinusiti, riniti, bronchiti, otiti
- Fanghi, per le principali malattie artroreumatiche croniche come l’artrosi.
- Bagni termali, ideali per reumatismi, fibromialgie e altre patologie croniche.
ACQUE TERMALI A CASA
Vista l’efficacia delle acque termali nel lenire e curare molte patologie, si sono sempre più diffusi prodotti a base di acque termali come le creme e una commercializzazione delle acque termali stesse, in fialette per i lavaggi nasali o in bottiglia per inalazione.
In quest’ultimo caso occorre dotarsi di un inalatore termale a getto caldo umido, che permette di vaporizzare l’acqua termale contenuta nella bottiglia, che viene poi nebulizzata a una temperatura di circa 40 gradi. La terapia inalatoria con acque termali a domicilio è consigliata sia per prevenire che per ridurre la frequenza di patologie respiratorie come riniti, sinusiti, laringiti, otiti, bronchiti.