Con l’estate si alzano le temperature e il rischio è quelli di incorrere in sbalzi termici che portano a bruschi cali della pressione. Per questo motivo è molto importante tenere alcuni comportamenti utili a prevenire la pressione bassa. Il consiglio è valido per tutti, sia per chi è soggetto a forti cali di pressione sia per chi soffre del problema opposto, cioè è in cura per l’ipertensione. Il rischio infatti è che assumendo farmaci per abbassare i valori della pressione per mantenerli ai livelli corretti in estate sia necessario ritararli per evitare di incorrere in improvvisi abbassamenti della pressione stessa che possono rivelarsi estremamente negativi per la salute.
A volte modificare il dosaggio dei farmaci assunti o magari valutare un cambio di terapia in certi periodi dell’anno può risultare importante per evitare condizioni di ipotensione improvvisa. Questo perché il calore ha un’azione vasodilatatrice, ovvero favorisce l’allagamento dei vasi sanguigni e quindi, di conseguenza, può provocare una riduzione della pressione.
Soprattutto nelle persone anziane l’adattamento dei vasi sanguigni agli stimoli che giungono dall’ambiente esterno è ridotto, soprattutto dopo pranzo. La digestione così diventa un momento di particolare rischio per chi soffre di sbalzi di pressione. È ovvio dunque che per le persone particolarmente soggette a sbalzi pressori di questo tipo, l’esposizione al calore o l’attività fisica nelle ore della digestione possono dar luogo anche a problemi seri.
In generale la pressione arteriosa ottimale oscilla per:
- Pressione SISTOLICA: tra 100 e 130 mmHg;
- Pressione DIASTOLICA: tra 60 e 80 mmHg.
Gli abbassamenti repentini dei valori pressori possono determinare sintomi piuttosto fastidiosi come spossatezza, giramenti di testa, labirintite, vertigini, sensazione di vista oscurata e annebbiata, nausea, facile affaticamento, gambe deboli, fino a veri e propri collassi. Se tali fenomeni che si verificano con una certa frequenza ed intensità è possibile che abbiate la pressione arteriosa minore di 100-60mmHg ed è fondamentale consultare il medico può fornire i giusti consigli per porvi rimedio.
Di seguito alcune raccomandazioni importanti da seguire nei periodi di caldo intenso.
- Monitorare quotidianamente la pressione arteriosa
Fare un check della pressione con un sistema di misurazione preciso e affidabile soprattutto se si soffre di pressione bassa o alta è di vitale importanza! Il nostro consiglio è di utilizzare il misuratore di pressione Microlife B3 AFIB con rilevazione della Fibrillazione Atriale e tecnologia MAM. Questo dispositivo è ideale per lo screening della Fibrillazione Atriale grazie alla tecnologia Microlife AFIBsens, che garantisce una precisione e un’affidabilità professionale ed è stata clinicamente testata da numerosi studi scientifici.
Inoltre Microlife B3 AFIB è validato e raccomandato anche per pazienti “difficili” come persone ansiose che fanno fatica ad avere valori pressori veritieri, i bambini (sopra i 12 anni), i diabetici, i dializzati e/o i malati con patologie renali in fase terminale (ESRD), le donne in gravidanza e/o preeclampsia (gestosi), gli anziani e gli obesi. Questo grazie alla tecnologia MAM che permette di misurare la pressione eseguendo automaticamente 3 misurazioni consecutive, analizzando e visualizzando il risultato.
- Proteggersi dal caldo e ovviamente dal sole
Evitare di esporsi direttamente ai raggi solari coprendosi il capo o riparandosi con l’ombrellone se al mare, e di praticare sport o sforzi fisici nelle ore più calde della giornata (in particolare fra le 12.00 e le 18.00) per prevenire l’insolazione ed il colpo di calore. Il caldo soprattutto in presenza di elevata umidità porta a vasodilatazione, ossia ad un allargamento del calibro dei vasi sanguigni. Questo fa abbassare la pressione. Nel caso di insolazione e prevenzione al “colpo di caldo” bagnarsi spesso con acqua fresca le mani, i polsi, le caviglie, i piedi, il viso ed il collo.
- Usate un abbigliamento comodo che non stringa, soprattutto i piedi!
Gli indumenti stretti bloccano il ritorno venoso del sangue verso il cuore e per questo nelle persone con pressione bassa possono accentuare i disturbi. Vestirsi in modo leggero per facilitare la termoregolazione.
- Bere molta acqua
Bere molta acqua (2 litri al giorno sarebbe la giusta quantità) significa reidratarsi e contrastare la perdita dei liquidi e sali minerali con la sudorazione; eliminare gli alcolici perchè peggiorano la termoregolazione; si invece a vitamine e sali minerali se il medico lo consiglia!
- Un pizzico di sale in più e attenzione ai pasti
Il sale alza la pressione e quindi va utilizzato con attenzione. Per chi soffre di pressione bassa, tuttavia, in estate può aiutare l’assunzione di mezzo cucchiaino di sale in più ogni giorno, soprattutto nelle giornate più calde e umide. E’ buona norma prediligere frutta e verdura di stagione (ricchi in acqua e potassio come le albicocche, i pomodori, i cetrioli, l’anguria, il melone e le banane), alimenti come latticini e frutta secca (ricchi di acqua, calcio, potassio e magnesio), preferire il consumo di pesce alle carni.
- Il giusto riposto dopo i pasti
Non abbiate fretta di rimettervi in movimento subito dopo mangiato! La digestione, in particolar modo nelle sue prime fasi, può portare a un calo di pressione generale e quindi a vertigini o debolezza intensa. Basta mezz’ora di riposo, anche in poltrona per ridurre i rischi.
- Gambe in alto
Se una persona si sente mancare per un calo di pressione è fondamentale provare subito a farle bere un piccolo bicchiere di acqua e aprirle e chiuderle il pugno con energia (il cosiddetto Handgrip). Inoltre fate in modo che si metta sdraiata con le gambe alzate, in questo modo viene favorito il ritorno del sangue al cervello e si riprende conoscenza. Se si soffre di pressione bassa è consigliato dormire con le gambe sollevate per esempio su un cuscino, perché il caldo estivo ed afoso, rallentando la circolazione, favorisce il ristagno idrico negli arti inferiori causando abbassamenti di pressione.
- Alzarsi lentamente
Evitare di alzarsi velocemente dal letto, abituandosi a passare dalla posizione sdraiata a quella seduta e, dopo qualche istante, alla posizione eretta. L’ipotensione ortostatica è una particolare forma di abbassamento pressorio legata al repentino passaggio dalla posizione sdraiata a quella dei piedi.